venerdì 6 giugno 2008
FOTOVOLTAICO A PORTATA DI TETTO
Ciao a tutti,
si parla tanto di nucleare ma
non so se siete al corrente del CONTO ENERGIA italiano.
Tra qualche mese verrà istallato sul nostro tetto di casa a Grottazzolina un impianto fotovoltaico di 5 KW per un costo complessivo di 35000 euro.
Se avessimo avuto a disposizione la cifra avremmo pagato subito e per 20 anni lo Stato ci avrebbe versato ogni anno 3300 euro come incentivo, in 10 anni avremmo ripagato l'impianto e i soldi degli altri 10 anni sarebbero stati nostri.
Invece, soluzione comunque vantaggiosa, siamo ricorsi alla Banca che prende direttamente i soldi che arrivano dallo stato mensilmente per 15 anni (gli ultimi 5 sono per noi). Intanto non pagheremo la luce e a breve nemmeno il metano, sostituendo i termisifoni con termoconvettori o radiatori ad aria e boiler elettrico per l'acqua calda e piastra elettrica per cucinare, TUTTO GRAZIE AL SOLE e non pagando più niente.
Ditemi se non è il caso di farci un pensierino e di spargere la voce boicottando il tanto discusso nucleare che costa tantissimo e non ha portato a nessun risultato?
per tutte le info http://www.conto-energia-online.it/
il sito della ditta NWG
http://www.nwgitalia.it/new2/index.html
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15 commenti:
...Ecco un altro motivo per rimpiangere il Governo Prodi: questi incentivi facevano parte della lenzuolata di Bersani.
In effetti lo sviluppo del fotovoltaico è un ottimo proposito, e ti ringrazio per avermi segnalato questa opportunità che, come tante altre cose buone della passata legislatura, sono passate sotto silenzio.
Una fonte di parte e francamente detestabile (Il Giornale) riportava qualche tempo fa uno studio sulla possibilità di utilizzare fonti energetiche alternative e rinnovabili in Italia: la conclusione era che, ottimisticamente, sole vento maree etc avrebbwero soddisfatto circa il 14% del fabbisogno energetico.
Probabilmente dietro a quello studio c'erano certi interessi e certi giochi e certi soldoni, però qualcosa di vero, credo, c'era, e bisogna tenerne conto.
D'altra parte, non demonizzerei il nucleare per almeno tre ragioni:
-economica: non è vero che costa molto, in relazione a quello che produce. Al di là del fatto che gli impianti cosiddetti di terza generazione hanno costi di gestione e di alimentazioni decisamente inferiori ai precedenti, divengono ancor più vantaggiosi vantaggiosi se si pensa agli accordi internazionali sulla compravendita di evergia, nei quali noialtri italiani siamo decisamente in rosso. Risparmiare è un modo di guadagnare, a volte.
-Ambientale: mi ricordo Chernobyl e leggo un sacco di fumetti su mutazioni, mostri atomici etc... quindi so che i rischi ci sono. Però gli impianti oggi sono più sicuri di allora (fusione, non fissione), e soprattutto, pragmaticamente, non credo che se saltasse in aria un impianto austriaco o francese le alpi basterebbero a proteggerci dagli eventuali effetti negativi.
-Cinica: la soluzione migliore per il problema energetico sarebbe l'educazione al risparmio. Perdiamo un sacco di risorse in cose futili, che non riguardano la produzione industriale né i reali bisogni delle persone. Ma siccome non credo che la società civile italiana sia pronta a recedere dal diritto di fare andare il ventilatore tutto il giorno dal primo giugno al trenta di agosto, cerchiamo di pensare in prospettiva a come risolvere il problema dell'abuso di elettricità e delle risorse scarse.
Insomma, lodevole e conveniente passare al fotovoltaico, ma non sputiamo pregiudizialmente sulle altre soluzione che ci si presentano...
A presto,
AM
Nonostante io non sia un esperto, mi viene da commentare che la premessa che viene fatta nell'articolo, cioè non avere pregiudizi ideologici, è puntualmente contraddetta da questo esperto. Infatti i dati che presenta non sono del tutto interpretati in modo oggettivo:
- "siete indietro rispetto a Germania, Scandinavia e Spagna per quel che riguarda le rinnovabili"
Tutte nazioni che, mi risulta, hanno una produzione di nucleare tra il 20 e il 40%. Quindi cosa sono, nazioni intelligenti per un verso ma stupide per l'altro???
Inoltre rispetto a queste nazioni in Italia esiste una eccellenza di rinnovabile: l'energia idroelettrica. Però obiettivamente non so quanto costa la manutenzione e se è necessario comunque un derivato del petrolio per mantenerle attive.
- "Perché il passaggio al nucleare avesse un impatto sull' ambiente bisognerebbe costruire 3 centrali ogni 30 giorni per i prossimi 60 anni. Così facendo fornirebbe il 20% di energia totale, la soglia critica che comincia a fare una differenza. C' è qualcuno sano di mente che pensa che si potrebbe procedere a questo ritmo?"
Non capisco questo passaggio. Non vedo perché il nucleare dovrebbe per forza raggiungere il 20%. L'importante è che concorra ad abbattere il CO2. Sennò si potrebbe usare lo stesso paradosso dell'espertone per qualsiasi altra fonte, esempio: Sapete per raggiungere il 20% quante milioni di stadi di calcio dovrebbero ricoprire i pannelli di fotovoltaico, con quale ritmo andrebbero costruiti e istallati, e quanto inquinamento causerebbe la produzione di miliardi di pannelli fotovoltaici???
Esistono tantissime energie in grado di abbattere il co2: fotovoltaico, eolico, geotermico, idroelettrico e nucleare. Ogni volta che una di queste centrali sostituisce quelle petrolifere e carbonifere contribuisce a ridurre il CO2. E quindi ha senso studiare e sviluppare ognuna di queste energie. Per ora è un fatto che in rapporto alla produzione di kilowatt il nucleare costa meno del fotovoltaico e dell'eolico, il che non significa che bisogna rinunciare al fotovoltaico o all'eolico, ma, neanche, si può arrivare all'insensatezza economica di rinunciare al nucleare.
Se mi si dice, ho timore che i derivati radioattivi uccidano un domani l'umanità. Alzo le mani, non sono uno scienziato e non posso sapere se davvero siamo garantiti da un tale rischio. Ma non ha senso, e non è intellettualmente onesto truccare i conti per far vedere che il nucleare non produce energia.
Il mio comprendonio, anche se non supportato da grandiose competenze tecniche, mi fa vedere che dentro l'atomo c'è una forza e un'energia pazzesca, e questa energia può essere sfruttata e può essere il futuro, o almeno una parte di esso. Lo si vede anche in natura, poiché anche il sole funziona con l'energia nucleare.
Consiglio ance l'articolo di Rifkin sulla Repubblica di ieri (7 giugno 2008)
La premessa è che nella internet-society le informazioni sono tante e non sempre veritiere, quindi siamo tutti liberi di credere a quello che vogliamo e fare le scelte che riteniamo più coerenti con la nostra esperienza di vita.
Detto questo, mi permetto di notare non solo che molti punti dell'articolo di Rifkin rappresentano (e l'articolista, una volta tanto, lo dice onestamente nelle prime righe) le SUA personale posizione, cioè la sua lettura dei fatti e dei dati, ma anche che:
1- RIFKIN ha studiato economia, non ingegnieria termonucleare. Quindi, con tutto il dovuto rispetto, penso che di fissione, atomi e isotopi ne sappia quanto me (che mannaggia ho fatto la Bocconi). E' stato consulente alla diffusione, mica all'implementazione tecnica...
2- Che tutti i suoi dati sono su scala mondiale, noi stavamo "solo" parlando dell'Italia, quindi uno studio che abbia qualcosa da dire dovrebbe essere fatto su base regionale;
3- che la parte sulle scorie etc è tecnicamente OBSOLETA, quindi o è disonesto a non citare quello che già succede in molti Paesi o è disinformato. I problemi di cui parla, infatti, si riferiscono ai reattori a fissione di prima e seconda generazione (quelli come Chernobyl, per intenderci). Il futuro (il futuro vero) saranno centrali a fusione, il cui principale prodotto di scarto sarà... Elio (senza Storie Tese, purtroppo). E l'inquinamento "altro" avrà una "vita" tossica di circa cinquant'anni. Certo, non stiamo parlando di domani o domani l'altro, ma la nostra deadline è il 2050, anno in cui di petrolio non ce ne sarà finalmente più...
Infine, con una punta di amarezza, non c'è bisogno di "immaginare" che i rifiuti di Napoli siano tossici (nonostante in Italia di centrali nucleari funzionanti non ce ne siano): è un fatto, dimostrato, ahinoi, dall'aumento di forme tumorali in tutta la Campania (un quinto in più, secondo le stime ufficiali)...
Liberi tutti, ragazzi.
Però da me l'idealismo-del-ci-credo è passato insieme ai vent'anni (sospirone...)
Aprest,
AM
Ciao, la tua mail capita nel momento più giusto. Per un momento tralasciamo l'aspetto economico e quello tecnico (anche se importantissimi) e parliamo di quello "legale". Secondo te com'è possibile che si decida di dar vita a centrali nucleari dopo che i cittadini con un referendum della Repubblica hanno espresso il loro parere sfavorevole? Te lo chiedo perché questa è una delle tante cose che mi lasciano interdetto, completamente spiazzato. Come si può prendere una decisione tanto importante senza sentire le parti in causa ma soprattutto andando contro la volontà del "popolo sovrano"? E ci tengo a dire che il mio stupore non è incentivato dal fatto che potrei anche essere contrario al nucleare, bensì dal fatto che una simile questione significa proprio "uccidere la democrazia".
Poi dici che il "nucleare costa tantissimo e non ha portato nessun risultato". Ecco, mi piacerebbe saperne di più. Hai fonti da cui attingere tali informazioni? In che senso costa tantissimo? In relazione all'energia prodotta? A chi devo credere? Più volte in passato ho sentito dire che la Francia con le sue centrali nucleari produce tanta di quell'elettricità che ne regala una parte. Ho capito male?
Ciao
Pier
cari Amici. E' un segno dei tempi che il Ministro Scajola rilanci il
nucleare col risultato di ottenere consenso o comprensione da parte di una
alleanza che riunisce, con rare eccezioni, governo, opposizione, giornali,
confindustria, scienza, opinione pubblica ed anche il famoso oncologo
Veronesi. E' un segno dei tempi che con la pretesa di cancellare le
ideologie (e con queste anche delle idee) queste invece risorgano (magari
con meno idee). Comunque niente di nuovo sotto il sole e complimenti
ambientalisti a Sonia la cui decisione di installare 5 kw di fotovoltaico è
una scelta di stile di vita rispettosa ed economica prima che una utile
decisione finanziaria.
Oggi il rilancio di QUESTO NUCLEARE è una comprensibile bufala politica da
parte di chi vuole rispondere ad una ennesima paura della gente: quella di
restare senza energia e petrolio ( si diceva così anche 40 anni fa prima di
fare le due uniche centrali italiane poi chiuse dopo il referendum - qualcuno
tra i più vecchi si ricorda le "domeniche a piedi"?). Allo stato dei fatti
il nucleare pulito, sicuro, economicamente concorrenziale e che risolve alla
questione delle scorie non esiste (se trovate una sola di queste condizioni
soddisfatte ditemelo). E' vero che il NUCLEARE PULITO è in una fase di
ricerca che, in caso di successo, consentirà l'avvio della costruzione di
centrali almeno tra 20 anni. In questo caso saremo tutti contenti e
d'accordo. Intanto Rubbia, il premio Nobel che l'Italia ha scartato, sta
lavorando per questi obiettivi attorno al "torio".
La questione energetica è tale perchè l'energia è la materia prima del ns
sistema produttivo industriale. Quindi è sopratutto l'industria ad avere
bisogno di energia. Vi siete mai chiesti perchè nessun gruppo privato prima
e dopo la boutade di Scajola si è fatto avanti per produrre energia da
nucleare?
Vi siete mai chiesti perchè con la eccezione di due centrali, una in
Finlandia e l'altra in Giappone, da 30 anni non si progettano e costruiscono
più centrali nucleari?
Lo sapete che prendiamo energia nucleare dalla Francia perchè là avanza?
Gli antinuclearisti e gli ambientalisti del "no" sono descritti in questo
modo (a parte le pittoresche "stronzate" di Nanni) solamente per evitare di
ragionare sulle questioni che pongono.
Non la voglio fare lunga. Invito tutti ad acquisire una informazione che
vada oltre quella fornita dal potere multilaterale, lo stesso che ha
praticamente cancellato la notizia che in 60.000 si sono trovati a Milano
domenica scorsa per la manifestazione "stop the fever". Bisogna anche
studiare.
In conclusione: il pianeta non dispone ORA della quantità di energia
utilizzabile per mantenere su scala planetaria la domanda di questa economia
globalizzata (ricordo che ogni giorno il sole ci regala moltiplicato per
30.000 l'attuale domanda di energia di questa economia globale). Vale
(ancora) il 2° principio della termodinamica per cui l'energia non è
illimitata.
OGGI stare dalla parte della vita significa contrastare un sistema di
produzione e consumo fondato appunto sulla presunzione di illimitatezza
della energia ( prima per il petrolio ora per il nucleare-come vedete la
storia si ripete) col seguito di guerre, sangue, sistemi polizieschi,
inquinamento e attentati alla salute.
RISPARMIO E RINNOVABILI SONO ORA LA RISPOSTA. PER IL FUTURO DI VEDRA'
PURCHE' GLI APPRENDISTI STREGONI STIANO ALLA LARGA. Ciao.
Essendo chiamato in causa non potevo non rispondere...
"E' vero che il NUCLEARE PULITO è in una fase di
ricerca che, in caso di successo, consentirà l'avvio della costruzione di
centrali almeno tra 20 anni. In questo caso saremo tutti contenti e
d'accordo."
E come si fa a trovare il nucleare pulito se lo si boicotta?
"Vi siete mai chiesti perchè nessun gruppo privato prima
e dopo la boutade di Scajola si è fatto avanti per produrre energia da
nucleare?"
Questa domanda è altamente ingenua. Io non so se ci siano proposte ufficiali o meno, ma è OVVIO che se l'attuale governo spinge per fare il nucleare è perché c'è qualcuno alle loro spalle che intravede guadagni e spinge per farle.
Non vi basta questa logica considerazione, volete un'ipotesi buttata lì a casaccio? Caltagirone. Sono anni che il suo messaggero fa articoli pronucleare. Una ragione ci sarà no? Va bene forse è la mia fantasia che galoppa, ma rimane il fatto che il circolo di legambiente di porto sant'elpidio è altamente ingenuo
"Vi siete mai chiesti perchè con la eccezione di due centrali, una in
Finlandia e l'altra in Giappone, da 30 anni non si progettano e costruiscono
più centrali nucleari?"
Veramente mi risulta che sia in costruzione in Cina una nuova centrale (http://www.ecoage.it/quinta-centrale-nucleare-in-cina.htm), e che il governo cinese abbia reso noto che ne vuole costruirne altre 30 entro il 2020. Ditemi pure che in Cina se ne fregano delle scorie perché non gliene frega niente di inquinare, ma non mi sembra che si possa mettere in dubbio la capacità cinese di pianificazione industriale, urbanistica e, di conseguenza, energetica.
Ma se andate a questo link: http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm/newsid/46326/story.htm troverete che Planet Ark (farà parte del complotto che cancella le notizie?) indica 34 nuove centrali attualmente in costruzione o progettate nel Mondo: in India, in Bulgaria, in Argentina, Stati Uniti, Russia, Iran, Pakistan, oltre alle già citate Finlandia, Giappone e Cina.
Senza contare che in tutti questi paesi e in molti altri FORTUNATAMENTE la ricerca sul nucleare va avanti.
Pare che agli ambientalisti, oh ma non fanno apposta, sfugga sempre qualche dato.
"Lo sapete che prendiamo energia nucleare dalla Francia perchè là avanza?"
Appunto, ciò dimostra che l'energia nucleare funziona. Produce energia. E quindi, rispetto alla domanda provocatoria di prima, non vedo neanche il motivo per cui Francia dovrebbe fare nuove centrali.
In Europa l'energia nucleare se non sbaglio è in media intorno al 20% (ammetto di non conoscere il dato preciso, quindi è un po' per sentito dire). Media che Rifkin (antinuclearista di cui ho letto un'intervista proprio segnalatami da Sonia e Luigi) indica su scala mondiale come utile ad abbattere il co2 in modo significativo, media a cui l'italia contribuisce con lo 0%. Oppure no, se si considera che compriamo energia francese fatta col nucleare.
E chiudo con la solita considerazione. Cari ambientalisti, ditemi pure che il nucleare è il diavolo e che ucciderà il pianeta perché il problema delle scorie è insuperabile, non ho le competenze scientifiche né conoscenza approfondita dei fatti per poter con certezza controbattere.
Ma abbiate l'onestà intellettuale di non truccare i fatti per dimostrare che l'energia nucleare è antieconomica e inutile.
Sicuramente costa di più rispetto alle centrali a petrolio e a carbone, ma rispetto alle rinnovabili, in rapporto alla produzione di kilowatt, è nettamente meno costosa. Questo è un fatto. E non lo dico con l'intento di arrivare all'insensatezza: boicottiamo eolico e fotovoltaico, visto che anche secondo me hanno una realtà e prospettive affascinanti. Bensì con l'intento di evitare l'insensatezza contraria: boicottare un'energia sulla base di una scelta confessionale, un'energia che, dal mio punto di vista laico, è molto interessante e va assolutamente studiata e sviluppata.
Paolo
Per favore non boicottiamoci il cervello.
Cari tutti. Se questo è un utile vespaio bene che Sonia l'abbia sollevato. A chi l'onere di organizzare un incontro sull'energia? Noi sin d'ora assicuriamo la partecipazione. Ciao Adriano
Sul mio tetto ancora non c'e' l'impianto fotovoltaico per il quale ho preso gli stessi contatti di Luigi e Sonia. Ci siamo presi un po' piu' di tempo per decidere la soluzione migliore. Nel frattempo, sopra le nostre teste si annuncia qualcosa di nefasto: vogliono issare un'antenna Vodafone su di un palo di 35 metri alle porte di Santa Vittoria. Alcuni miei concittadini si sono subito attivati e li ho seguiti. Ci stiamo beccando gli strali di chi ci accusa di essere strumentalizzati da chi vuole farsi propaganda politica, anch eperche' e' a vario titolo coinvolta l'amministrazione. Il problema e' che non ci sono notizie chiare sulle emissioni di queste antenne. Come al solito gli studi ufficiali sono quelli diffusi dall'oste che sostiene di avere del buon vino, cioe' le stresse multinazionali della telefonia che non ti diranno mai che il tuo cellulare funziona come un microonde (vi e' mai capitato di sentirvi scaldare l'orecchio dopo un po' che parlate?)
e che sopra 0,2 volt/metro di emissione pare che le antenne siano nocive. Abbiamo raccolto informazioni sugli effetti sulla melatonina, il cui cattivo funzionamento puo' causare tumori e malattie degenerative. L'antenna che verrebbe issata emetterebbe 6 volt/metro (quando e' tempo di controlli ARPAM, che si fanno ogni 6 mesi, fuori da quei periodi di solito si registrano emissioni anche piu' forti, tanto chi controlla?), ma l'ipotesi iniziale era di una antenna in zona extraurbana (cioe' appena fuori dalle aree edificabile) che avrebbe emessi anche 24 volt/metro, come consentito per le antenne situate in campagna. Nel territorio di Santa Vittoria ce ne sono gia' diverse. Vicino ad una di queste c'e' una stalla che ha registrato quattro aborti delle mucche negli ultimi due anni, circostanza decisamente inusuale e mai verificatasi in precedenza.
Chiedo a chi sa qualcosa di questi argomenti di dire la sua. Chiedo anzi all'AINRaM di sostenere e contribuire a una campagna informativa alternativa a quella che operano le multinazionali di settore, sempre molto attente alle loro fortune finanziarie e per niente interessate alla nostra salute.
Vi ringrazio, Argeo.
SIAMO MOLTO PREOCCUPATI...
Gentile sig. Paolo Nanni,
ho apprezzato il modo con cui ha esposto il suo punto di vista in merito all'energia nucleare, ma non riesco a condividerne il contenuto. Quando penso che tanti come lei, propongono come unica possibilità, realmente percorribile per una efficace produzione di energia sia il nucleare, l'istinto mi fa scattare un campanello d'allarme!
Penso che stiamo inseguendo qualcosa che in realtà non ci appartiene.
- Come possiamo decidere, sulla base di un falso fabbisogno (forse di tanta energia ne hanno bisogno solo le potenze emergenti), del futuro dei nostri figli e di tutte le prossime generazioni?
- Lei è proprio sicuro che il nostro odierno modo di vivere è lo stesso modello di vita che essi vorranno?
-Per me è pura presunzione pensare a costruire qualcosa che potrà produrre energia tra 20 anni!
- Siamo così certi che fra 20 anni avremo ancora le stesse necessità?
-Quanto è cambiato il mondo nei precedenti 20 anni?
Per non parlare di come eravamo solo 50 anni fa!
Preoccuparsi oggi, terrorizzati di restare senza energia (vedi petrolio), mi fa pensare che ancora una volta non sappiamo veramente stare al mondo. Lei quanti anni pensa di stare ancora su questo mondo? Potrà obbiettare dicendomi che si preoccupa per le future generazioni, io invece sto cercando di farle capire che le future generazioni forse non le stanno chiedendo questo!
- Lei ha il dono della preveggenza? O crede che il mondo andrà sempre avanti così come lei lo ha conosciuto nel breve arco di una vita?
Se io fossi un uomo delle "future generazioni", a lei che mi precede, chiederei di non "divorare" le risorse che questo pianeta dovrebbe dare anche a me che nascerò fra 20 o 30 anni; le chiederei di mantenere l'aria e l'acqua pulite; le chiederei di preoccuparsi di mantenere la possibilità di avere cibo per tutti e le chiederei di preoccuparsi (usando l'esperienza e l'intelletto) di trovare il modo di produrre energia (solo quella veramente necessaria) da fonti inesauribili o rinnovabili.
Se in tutta onestà lei pensa che sia il "nucleare" la risposta giusta, allora domandiamoci perchè il 97% delle persone non vorrebbe abitare nel raggio di 25 km da una centrale nucleare!
Lei pensa che il cancro da radiazioni sia un'invenzione degli ambientalisti? Lo chieda agli abitanti di Cernobyl.
Sa perchè ho spostato l'attenzione sul fatto che nessuno vuole abitare nel raggio di 25 km da una Centrale? Perchè in Italia, non esiste più un'area libera da case, palazzi, capannoni, centri commerciali e quant'altro che abbia un raggio di almeno 25 km! Forse giusto sulle Alpi o in mezzo al mare! Vuole mettere lì le nostre centrali nucleari?
Mi dice dove potrà essere posizionata una centrale nucleare, senza per questo ledere il diritto alla salute di qualcuno che ha i suoi stessi diritti?
Sa cosa abbiamo fatto negli ultimi 50 anni? Ci è piaciuto troppo costruire ed antropizzare tutti i suoli liberi! Oggi non sappiamo più dove trovare il posto per collocare attività pericolose o industrie nocive. E poi la chiamano "nimby"!
-Lei vorrebbe una centrale a pochi km da casa sua? Ha provato a chiedere a sua moglie o ai suoi figli?
Gentile sig. Nanni, se riesce ad indicarmi un sito dove potrà essere collocata una centrale nucleare che non sollevi le proteste degli abitanti, non potrò che rimangiarmi il mio scritto e chiederle scusa per tutte queste domande inopportune.
Per fare questo naturalmente dobbiamo però "ricordarci" di dire agli abitanti che in quel sito, verrà realizzata una centrale nucleare e non apporre invece il "segreto di stato" solo perchè si tratta di "impianto civile di produzione di energia ed altre infrastrutture critiche" (vedi allegato al punto 17 del D.P.C.M. 8/4/2008 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16/4/2008 n. 90). Perchè, vede sig. Nanni i nostri governi di larghe intese, per evitare le proteste di questi "quattro cittadini straccioni e rompi scatole", sono riusciti a far passare anche una norma di questo tipo: apporre il segreto di stato sui siti destinati ad impianti civili per produrre energia! Lei riesce a non boicottarsi il cervello di fronte a questo ennesimo colpo a quel poco di democrazia che ci è rimasta?
La sua sferzata di "energia" per fare ricerca sul nucleare è proprio certo di volerla usare con eguale intensità per fare altrettanta ricerca sull'energia da fonti rinnovabili?
Se ha avuto la pazienza di leggermi fin qui, resto in attesa di una cortese risposta!
Cordiali saluti
Gianni Conte
Ma senza fermarsi sul caso specifico, quello che più mi sconvolge è il fatto che si riesca a far credere alla gente il contrario della verità. Ho potuto constatare che il lavaggio del cervello è una triste realtà su cui poi basare QUALSIASI malefatta ci ricada sopra. Se ne potrebbe parlare per ore ottenendo solo di incazzarsi ulteriormente, mentre invece, secondo me, la domanda finale è se la gente è solo succube dei mezzi d'informazione deviati oppure ha proprio un cervello piccolo e limitato. Nel primo caso si potrebbe pensare che magari un cambiamento di rotta è possibile, altrimenti la situazione che abbiamo è esattamente quella che ci meritiamo.
Sicuramente avrai visto Matrix (il film), per la metafora del messaggio che contiene io lo considero un piccolo capolavoro. Addirittura non esagero dicendo che mi ci identifico. Ebbene devo dire una cosa: dal momento che ho deciso di svegliarmi, ossia di staccarmi dalla macchina che in cambio dell'alimentazione mi fornisce i sogni, sicuramente ho acquisito una mia coscienza e vedo le cose veramente con i miei occhi, però l'ho fatto a costo di un disagio esistenziale tremendo. Morale della favola: è meglio la bistecca finta o la zuppa insapore vera?
Ciao
Pier
Non sono il signor Nanni, ma visto che ormai della mailing list faccio parte, mi permetto di rispondere al signor Conte: fa un discorso molto etico a proposito delle risorse scarse e dell'ambiente, e, mi pare di capire, tiene molto all'opinione pubblicca e al consenso della gente, cui torna spesso in relazione alla percezione di una centrale, che spaventa e intacca il senso di sicuerzza delle numerose comunità che inurbano la nostra Penisola..
Quello stesso consenso, mi pare, per il quale:
A- Nel napoletano NON SI POSSONO costruire impianti di stoccaggio per i rifiuti, col risultato che la gente muore lo stesso di tumore perchè la monnezza si butta per strada (perché l'opinione pubblica non vuole una discarica regolare a 25 chilometri, ma ne accetta una abusiva sotto casa? Mah... sarà che pensa ai figli?)
B- Non si possono assolutamente costruire TAV, trafori e dighe, col risultato che per andare da Torino a Trento conviene fare il giro per la Germania (esagero, lo so, ma neppure tanto...)
C- Non si possono costruire moschee in Italia, e neppure case popolari (ci finiscono tutti gli extracomunitari) e tantomeno alloggi per ROM o simili, nella maggior parte delle grandi città italiane (io vivo personalmente l'esempio di Milano, ma Venezia non va meglio...).
Insomma, mi pare si possa dire che, ora che la nazionale di calcio fa acqua, l'unica cosa che unisce il Paese da nord a sud sia l'INSENSATEZZA dell'opinione pubblica -intensa come movimento fluido di ideologicizzazione massificato più o meno localmente- la sua meschinità e la sua cecità. Si diceva in un'altra mail che ora tornano le ideologie ma mancano le idee: appunto. La gente ha paura perché non ha idea di quello che le capita. Non lo capisce. E ci credo: la possibilità di prendere la macchina per andare a far la spesa dipende da quanto Bush senior ha mentito agli amici Arabi in merito alle armi di distruzione di massa irachene. Non è proprio chiaro. Solo che, alla mancanza di linearità, la massa reagisce, nella migliore delel ipotesi, con la protesta. Anche se neppure capisce di preciso contra cosa.
Mi pare che l'opinione pubblica sia ignorante, impaurita, piena di pregiudizi formatisi per la totale assenza di informazione o per la totale incapacità di rapportarsi alla realtà. Forse ha ragione di esserlo, e forse bis non è responsabile del suo stato. Che comunque non fa nulla per cambiare. E lei, signor Conte, si sente di dirmi che "se nessuno vuole una centrale vicino a casa un motvo c'è"? Il motivo è che la stragrande maggioranza delle persone NON SA e preferisce NON SAPERE. Informarsi richeide uno sforzo e implica responsabilità.
Io non so cosa succederà nei prossimo vent'anni, ma so cosa NON succederà: non diventeremo la Svezia, o la Norvagia, o la Danimarca.
A mio figlio (se mai ne avrò uno) lascerò un mondo di cui aver paura (io stesso sono orripilato da quello che leggo e vedo ogni giorno), in cui dovrà -ancor più di me ora- lottare per mantenersi umano in una società disumanizzata da principi e illusioni assolutamente perversi, formatisi nell'assenza di pensiero critico (cioé: ragionato, analitico e limpido). Lascerò un mondo in crisi, a prescidere dal nucleare o meno, e anche dai pannelli solari sul tetto.
Un mondo in cui "il mio piccolo passo" è troppo poco e troppo tardi, e serve giusto a pulirmi la coscienza. Ma non un mondo disperato. Perché, esattamente come la nazionale di calcio italiana, l'umanità tira fuori il suo lato migliore quando ha le spalle al muro. E infatti confido nella tecnica, nello sviluppo, nell'arte.
Da perseguire senza paraocchi, però, e consapevole che, perché le cose cambino, bisogna guardare al futuro, prendendosi la briga di immaginarsi come sarà senza troppa autoinduilgenza e mantendendo i piedi ben piantati nel presente.
A
PS: Uh! Nessuno dice che ci sia "solo" il nucleare, comunque almeno in riferimento a questo giro di mail! Viva l'eolico, le maree, il fotovoltaico!
Mi piace questo forum improvvisato per e-mail. Provo a dare un contributo. Da studente di ingegneria all’università si parlava molto di nucleare (Phoenix, Superphoenix, PIUS) ed eravamo esaltati dalle possibilità di questa fonte energetica. Sono anni che non me ne interesso più però alcune riflessioni mi piace farle anche solo ponendo delle questioni:
· Come possiamo valutare l’impatto sull’ambiente delle dighe e delle mega centrali idroelettriche (fonte rinnovabile per eccellenza)?
· Qualcuno è in grado di dire se il pannello fotovoltaico è complessivamente pulito? Mi riferisco alla quantità di energia necessaria per assemblarlo, decurtata di quella (poca) che riesce a produrre in un ciclo di vita. In contrapposizione a quanto appena affermato c’è la tesi che al crescere degli investimenti in ricerca (che solo una diffusa commercializzazione può consentire) crescerà anche l’efficienza dei pannelli e quindi la quantità utile di energia complessiva prodotta dal fotovoltaico.
· Il problema delle scorie è risolvibile con tecnologie a nostra disposizione o dobbiamo continuare a stoccarle in attesa di una scoperta? Ed il loro costo quanto influisce/influirebbe nel costo complessivo dell’unità di energia prodotta?
· Nella produzione di energia da combustibili fossili il costo della materia prima influisce per circa l’80% ed in conseguenza di ciò ogni aumento si ripercuote immediatamente ed in maniera consistente sul costo dell’energia medesima. Nella produzione di energia da fonti nucleari il costo della materia prima influisce solo per il 5% e di conseguenza l’impatto dell’aumento del combustibile è nettamente più attenuato (da tenere presenti anche le questioni geopolitiche legate a questa considerazione).
· Possiamo affrontare il problema del fabbisogno energetico di una nazione (materia complessa e con numeri enormi in gioco tra l’altro in continua crescita) affidandoci alle fonti rinnovabili? Credo di no a meno di cambiare completamente modello di sviluppo ed accettare tempi più o meno lunghi di decrescita economica.
· Se non è il nucleare (che tra l’altro è quasi zero-emission) allora dovrà essere carbone e petrolio. Ma chi può dire quali sia più impattante tra i prodotti di scarto delle diverse tipologie di combustione: le scorie che avendo il potenziale di essere nocivo istantaneamente crea un’avversità istintiva e spesso affidata all’emotività oppure il benzopirene (un impianto a carbone medio ne riversa in atmosfera circa 5 kg al giorno) agente di elevatissimo potere cancerogeno o ancora la CO2 da combustione del petrolio che se non ha un impatto immediato non ci assolve dal consegnare alle future generazioni un mondo sempre meno vivibile?
Sono curioso di vedere come andrà a finire (nel senso delle scelte governative intendo) non sottraendomi dal prendere posizione: un nucleare che risolvesse il problema delle scorie mi vedrebbe favorevole.
Il comitato di affari PDL e PD-meno-elle ha deciso che il nucleare si deve fare. Il futuro economico, energetico, industriale dell’Italia è legato al nucleare. I media si sono subito allineati, sanno che l’opinione pubblica è contraria. Nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, attraverso dati, pubblicazioni scientifiche, testimonianze, video, interviste dimostrerò il contrario. Non è difficile.
Nucleare? No grazie.
Nel 1987 venti milioni di italiani hanno votato un referendum contro il nucleare. Scajola e la Marcegaglia contano più della volontà degli italiani? Chi li autorizza a prendere decisioni a nome del popolo italiano?
Si vuole il nucleare? Si tenga un nuovo referendum. Se gli italiani voteranno a favore, allora si potrà fare. Altrimenti no. Non si possono costruire centrali nucleari ignorando il risultato di un referendum popolare.
Scajola vuol fare lo sconto sulla bolletta a chi acconsentirà alle centrali nucleari vicino a casa. Dia lui l’esempio con una discarica di scorie nucleari nel suo giardino. La bolletta gliela pago io.
Ci sono molti comuni denuclearizzati in Italia, comuni sovversivi, sobillatori, pericolosi organizzatori di energie alternative. Ma non sono ancora abbastanza. Chiedo ai sindaci di esporre il cartello: “Comune denuclearizzato” sotto il nome del loro paese. E’ il miglior benvenuto per chi lo visita.
Ciao, questo post ha proprio attirato la mia attenzione, io sono architetto e quando ero ancora all'Universita', piena di sogni e di speranze, mi sono specializzata in architettura sostenibile. Non ho mai avuto la possibilita' di mettere in pratica cio' che ho imparato, e ora che vivo negli USA ancora meno (qui sono molto avanzati su alcune di queste tecnologie, ma come ben saprete il governo americano e' ancora nella fase di negazione del problema...).
Complimenti quindi per il post, speriamo davvero che tanti seguano il consiglio.
In ogni caso, ne approfitto per mettervi al corrente che abbiamo raccolto il vostro indirizzo in Mappa Democratica. Mappa Democratica è un'iniziativa patrocinata dal Circolo on-line del PD "Barack Obama" ed è aperta a tutta la rete democratica presente nel web. Io mi sono occupata di raccogliere tutti i siti legati al PD nelle Marche (sono di Senigallia), ed e' cosi' che ho iniziato a leggervi. Venite a farci visita :)
Donatella Mazzini
http://mappademocratica.net
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